sabato 23 agosto 2014

Il mio NO all'aborto!

Aristotele, un filosofo greco (384 a.C. o 383 a.C. – Calcide, 322 a.C) affermava, trovandosi davanti ad un pezzo di legno, che questo potesse essere "in potenza" un tavolo, una sedia, un mestolo , una statuetta...ossia, quel pezzo di legno come proprietà aveva in sè la possibilità di diventare tutte queste cose. Quando ci troviamo dinanzi all'incontro di uno spermatozoo con un ovulo, l'embrione formatosi, ossia la nuova vita che comincia il suo cammino, non può che essere una persona. Il feto non ha possibilità di essere niente altro che essere umano. Non è come il pezzo di legno che può diventare tante cose con l'intervento della mano umana...l'embrione non è un materiale plasmabile, ma è l'inizio di un essere umano, che inizia proprio da quell'incontro inalienabile. Non si è mai sentito che un essere umano si formi già avendo 3 o 30 anni. Tutto inizia da lì. Perciò quando mi si chiede se sono favorevole o contraria all'aborto, rispondo categoricamente che ne sono contraria. Perchè considero che quell'embrione abbia già in sè il diritto alla vita. Non ha potere sulla propria vita come potrebbe averne a 30/40 anni, non ha parola, come potrebbe averne a 3 anni, ma ha una sua completa dignità. E la dignità non dipende dalla qualità della vita che affronterà quando verrà alla luce. Ma la dignità è insita nell'essere umano solo essendone tale. La qualità della vita che si offre ad un bambino, anche malato, non dipende da un difetto del bambino o da un errore della natura, bensì dalla capacità di noi adulti di essere in grado di offrire una degna accoglienza alla vita del piccolo esserino. Quando si decide di eliminarlo mi viene in mente un paragone, ossia, metti una persona senza gambe, cosa le si dice se non si dispongono di sedie a rotelle per aiutarla a camminare? "ammazzati perchè nessuno è in grado di aiutarti?" o forse la risposta migliore sarebbe" non ti preoccupare, ti presto le mie gambe"..."Prestare le gambe" significa mettere a disposizione le proprie risorse, le proprie energie, le proprie capacità perchè la vita di chi ha una qualche menomazione possa essere più semplice, mentre sembra davvero essere molto più semplice eliminare chi può chiedere un nostro impegno, chi ci chiede di morire a noi stessi, chi ci chiede e ci mette dinanzi agli occhi le nostre debolezze, la nostra impotenza, le nostre capacità. Il diritto alla vita non è un nostro diritto affinchè quella nostra vita possa essere eliminata. Non è un nostro diritto a selezionarla quella vita. Chi usa violenza, chi ammazza un feto indifeso, che non può parlare, urlare, gridare, è una persona debole, che ha paura, perchè non crede in se stessa, nel fatto che l'uomo può essere una fonte di inesauribile amore capace di far fronte dignitosamente alla sofferenza, che è parte integrante della vita di ciascuno di noi. Siamo realistici, alzi la mano chi non ha mai sofferto, chi è riuscito davvero ad eludere la sofferenza dalla propria vita. Non esiste nessuno che può sapere cosa ci accadrà tra un istante. Nessuno. E questa impotenza, questo limite spesso spinge le persone a prevaricare chi non può ancora esprimere un proprio giudizio. Personalmente non riuscirei ad accollarmi un peso così grande. Ossia decidere di interrompere una vita in grembo per convinzioni che con il tempo potrebbero rivelarsi errate...Pensate a quella mamma che quel giorno interruppe la gravidanza perchè doveva lavorare, il lavoro veniva prima di tutto...e di lì a un mese lo perse perchè qualcuna l'ha "scavalcata"....il prezzo della vita che ha pagato, non sembra un pò troppo? Oppure pensiamo a quella mamma che, trovandosi in difficoltà economiche ha ucciso nel suo grembo il bimbo che si affacciava alla vita, e che dopo sei mesi ha ereditato quella ingente somma di denaro...qualsiasi vacanza, trucco, casa bella non ha mai potuto sostituire il sacrificio di quella vita il cui valore incommensurabile non potrà mai essere sostituito da "cose"....Ecco ciò che penso sull'aborto, ed il motivo per cui credo sia il più efferato crimine contro l'umanità, perchè non uccide solo un feto, ma uccide anche chi lo uccide.
Una sera seppi di un'amica che aveva deciso di interrompere la vita del bimbo che portava in grembo...a quella vita ho dedicato questi pensieri...
Occhi teneri, occhi dolci, occhi che non vedranno mai la luce
perché altri occhi non vogliono vedere come andrà a finire,
perché altri hanno voluto chiudere i propri occhi per non vederti…
ti hanno già tutti immaginato,
hanno immaginato la tua vita, 
hanno immaginato il tuo dolore, 
hanno immaginato la tua sofferenza,
tutti sanno di te,
pur non sapendo nemmeno loro chi sono e come andrà a finire la loro storia…
Tu che spaventi, 
che sei piccolo appena come un chicco di grano e che hai messo in subbuglio la loro vita,
tu che non avrai modo di dimostrare le tue debolezze, la tua forza, le tue gioie, i tuoi successi e i tuoi fallimenti,
come un faro accendi la luce sulle fragilità loro,
e il tuo potere è molto più forte del loro potere di metterti a tacere ora e sempre…
Tu che sei in quella piccola bolla d’acqua,
il ricordo di te non riuscirà a scivolare così in fretta,
il ricordo di te durerà più di te,che ora, loro dicono,
 non sei nulla,
 non pensi,
 non respiri, 
non hai nemmeno un cuore, 
eppure, li hai messi in fuga, 
eppure li spaventi così tanto che vogliono cancellare la tua immagine prima ancora che si definisca…
A te, piccolo essere indifeso, va stanotte il mio pensiero,
e la mia preghiera perché chi ha avuto il potere di farti sparire
abbia la stessa forza per sopportare la tua assenza…
E tu che leggi, non giudicarmi troppo dura con chi ha sigillato per sempre quegli occhietti, o fallo se solo sai dirmi,con matematica certezza, cosa accadrà domani,dopodomani, e dopodomani ancora…nella tua di vita fino alla fine dei tuoi giorni…

31/01/2011

Le alternative all'aborto ci sono e sono tante, come gli aiuti alle mamme in difficoltà, questa del CAV , Centro Aiuto alla Vita ne è un esempio.