giovedì 26 maggio 2016

I racconti di Potolina..."Cronaca di un travaglio delirante"

Quando mi si sono rotte le acque, una semplice zattera non sarebbe bastata a portare in salvo la dolce Rose di Titanic e Leonardo di Caprio avrebbe pensato di essere in un altro film, del tipo Apocalypse Now!!!
E pensare che appena il giorno prima avevo tartassato di telefonate un’ostetrica, fidanzata di un collega di mio marito, per cercare di valutare, il tutto al telefono, badate bene, se quella leggera perdita potesse essere la rottura delle acque; fatto sta che alla fine della telefonata una rottura stratosferica c’era stata, sentendo il tono pietoso misto scazzato dell’interlocutrice…e non erano di certo le mie acque!!!
Corriamo in ospedale, in auto perché al momento gondole non erano disponibili, e al Pronto Soccorso, ignari della mia pancia enorme, stavano per ricoverare mio marito, che grondava sudore da tutti i pori, bianco cadaverico, era pronta una flebo…non per me!
Quando capiscono che ero io che dovevo partorire, mi fanno accomodare sul lettino e mi dicono che sono dilatata già di 4 centimetri!!! Ottimo, penso, dilatata di 4 centimetri, nessun dolore, mio figlio già vuole tanto bene alla sua mamma…bè, erano solo le 4 e 30 del pomeriggio, avrei avuto ben 16 ore per cambiare nettamente idea!!!
Prendono i miei dati, nel frattempo cerco di rassicurare mio marito che aveva avvertito l’intera famiglia, suoceri, nonni, cugini di primo e secondo grado, cane, gatto e pesci e mi avvio nella camera dove c’è una mia “collega” che aveva appena partorito….mi racconta che stava facendo il bimbo in macchina, che il tutto è durato poco e che non era stato così terribile!!!
Bene, mi dico, sono fiduciosa, nonostante i 36 gradi all’ombra di quel caldissimo 17 luglio!…Cominciano a fare i tracciati, i cui bip ricorrono ancora nei miei sogni più tormentati, e tutto procede….tra un tracciato e l’altro faccio public relation con i parenti di mio marito, ci mancavano solo i cappellini a cono di carta in testa e i fischietti …sembrava un party e non un parto!!!
Mi fanno accomodare prima in sala travaglino, poi quando cominciano le mie urla mi dicono di spostarmi, e subito ho pensato che mi avrebbero portato nella cappella dell’ospedale per un esorcismo: esci da quel corpo, abbandona quel corpo!!! Ma invece mi portano in sala travaglio, cominciano a farmi flebo, tracciati, mio marito è al capezzale, io cerco di consolarlo dicendogli “Va tutto bene”…ma dal suo viso ormai marmoreo non devo essere stata troppo convincente!!!
Ogni tanto di addormenta, poverino, e quando si sveglia mi dice quasi automaticamente:”Amore, sei bravissima”….penso che l’ho invitato più volte a infilarsi quella frase laddove io oramai ero completamente lacerata!!!Addirittura dopo la prima epidurale mi dice:” perché non provi a dormire un po’?’”…in quel momento già avevo in mente il numero dell’avvocato per il divorzio…ed è stata una delle ipotesi migliori, l’altra era vedere nascere il mio bambino senza padre!!!
Le ostetriche che si sono intervallate, tutte carinissime, infatti mi sono più volte chiesta come mai hanno scelto di fare le ostetriche e non i macellai, mi dicono”Signora, quando esce il bimbo, non si spaventi, perché presenta un tumore da parto sulla testolina”…ma il tumore da parto te lo faccio venire io, pensai tra me e me abbozzando una smorfia anomala mi uscì solo un semplice:”Cosa!?!?!?!”…alla fine non è nulla di che, semplicemente un gonfiore dovuto alla posizione, ma la loro delicatezza è paragonabile a quella di un elefante, tanto che se mi rimanevano un minimo di forze, a quel punto anche quelle andarono a farsi benedire!!!

Dopo tremila posizioni che potrei riscrivere il libro del Kamasutra ex novo, urla, due epidurali, e 16 ore, finalmente decidono per il taglio cesareo!!! Tutto è bene quel che...finisce.Punto.
Alle 8 e 52 del 18 luglio nasce così il mio dolce Patatino ed ora ostento il taglio di 20 centimetri come un trofeo: è il sorriso sulla pancia che mi ha lasciato il mio piccolo Cuoricino….
E’ proprio vero quando dicono che tutto il dolore provato durante il parto poi si dimentica quando stringi tra le braccia il tuo fagottino e sei pronta a rifare il tutto 100 volte…bè forse 100 proprio no, ma un altro paio di volte sì!!!
Potolina

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