domenica 19 febbraio 2017

L'inversione a U. Lo "Sgarbo" di Carnevale.



Risultati immagini correlateRegaliamo cappottini pelosi ai nostri amici pelosi a quattro zampe  che di peli ne hanno da vendere; passeggini a quattro ruote per i nostri amici pelosi a quattro zampe che di rotelle hanno bisogno unicamente per donarle al cervello dei loro padroni bipedi mononeuroni. Non parliamo poi di accessori, gioielli, torte di compleanno, stelle dedicate in cielo oltre il ponte dell’abisso della nostra vacuità, feste per matrimoni in cui due cani sugellano la copulazione imminente sotto gli sguardi compiaciuti di padroni evidentemente sessualmente repressi. Sgarbi a Milano ( prossima tappa Torino) regala a uomini e donne senza tetto un cartone che scimmiotta l’idea di una casetta ( la chiamano arte, a me sembra in tema con il periodo scelto, una carnevalata pura senza maschere)  che se avesse regalato ai nostri amici a quattro zampe, i nostri amici a quattro zampe non avrebbero di certo lesinato una lunga pisciata con tanto di zampa alzata nelle quattro mura di cartone. E’ una inversione a U oltre i cui confini c’è un baratro assoluto di sentimenti, di valori, di priorità in cui l’aridità di prospettive e soluzioni concrete per i nostri simili ( bipedi e bipedi e/o plurineuroni, per intenderci) viaggia sotto il nome di “arte”. Pezze a colori che si mettono sull’istinto di aiutare e l’impossibilità di farlo accecati dall’ingombrante ego bisognoso di vedere negli altri specchi riflettenti una delirante ossessione di grandezza. L’inversione a U che non porta al punto di partenza ma ad un punto parallelo senza soluzione di continuità in cui un cartone assume la forma di una casa che cela cuori di cartone, enormi ventagli di una vanità perversa che usa vagabondi come pezzi di “arte” e la sofferenza non evocata ma fatta di carne, ossa e cuore, quello vero.

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